Osservatorio Permanente sull’Emergenza Xylella
(OPEX)
Dal 2017 OPEX promuove il dibattito pubblico e la riflessione critica sulla gestione della fitopatia nota come Complesso del Disseccamento Rapido dell’Olivo (Co.Di.R.O.), che una parte della comunità scientifica riconduce alla diffusione del batterio Xylella
Con la sua attività, OPEX ha messo in luce il disegno che si cela dietro un impianto normativo volto a ostacolare la ricerca delle altre possibili cause del Co.Di.R.O. (dalla pratiche agricole intensive all’uso massiccio dei fitofarmaci), a contrastare esclusivamente la diffusione del batterio Xylella mediante l’imposizione di rimedi peggiori del male (dai diserbanti neurotossici all’espianto sistematico degli olivi), a modificare permanentemente il paesaggio quale possibile preludio all’insediamento di infrastrutture simbolo di una controversa transizione ecologica ed energetica (dalle pale eoliche alla TAP), a ridurre la biodiversità imponendo il reimpianto di mono-varietà geneticamente modificate in luogo degli olivi espiantati (ciò che inevitabilmente favorirà la diffusione di future fitopatie), a standardizzare verso il basso la qualità dell’olio così prodotto (a detrimento del Made in Italy e delle tanto propagandate “eccellenze” alimentari), a compromettere la sopravvivenza dei piccoli produttori mediante la sostituzione di pratiche e modelli agricoli tradizionali con metodi e sistemi agro-industriali (e dunque a favorire il processo di globalizzazione dei mercati) e, non ultimo, a dividere la società tra “negazionisti” e “conformisti”
Lo scopo di OPEX è rendere consapevole l’opinione pubblica del fatto che la gestione dell’emergenza Xylella – con largo anticipo rispetto al Covid – ha avuto come scopo precipuo l’azzeramento della libertà e dell’autonomia individuale quale preludio all’instaurazione e all’accettazione acritica di forme di totalitarismo biopolitico globale
opex.xylella@gmail.com